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Channel: Cronaca – vivisicilia – vivienna
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Nicoisa. Genero disse «vipera» alla suocera, assolto dalla Corte di Cassazione

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Nicosia. Per la Corte di Cassazione il nicosiano che paragonò la suocera ad una vipera non commise reato. Gli Ermellini hanno annullato la condanna a 300 euro di multa al pagamento delle spese processuali, di costituzione di parte civile e al risarcimento del danno da quantificare e liquidare in sede civile a carico di un giovane che dopo una accesa discussione con la suocera pronunciò per tre volte la frase “mia suocera è arrivata come una vipera”. Ancora non si conoscono le motivazioni della sentenza con la quale la Cassazione ha annullato la condanna inflitta in secondo grado il giovane, ma si tratta di una decisione che comunque rappresenta un precedente e prospetta a tanti generi la possibilità di dire almeno una volta nella vita “mia suocera è come una vipera”. La vicenda che si è chiusa definitivamente con il pronunciamento nel terzo grado di giudizio è un classico: tra marito e moglie ci sono contrasti e suocera e genero sono contrapposti. Lui al culmine di un litigio che richiama anche l’attenzione di alcuni passanti esplode in quella affermazione e finisce denunciato dalla donna per ingiurie aggravate. La vicenda che risale al 2009. L’imputato è difeso dall’avvocato Piergiacomo La Via e la suocera si costituisce parte civile con l’avvocato Salvatore Timpanaro dinanzi al giudice di pace di Nicosia che accogliendo la richiesta del Pm, condanna l’imputato a 300 euro di multa, anche perchè ci sono anche testimoni che vengono confermano le fatidiche parole. Solo le motivazioni della Cassazione chiariranno se il paragone con la vipera non è un insulto.


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