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Troina. Raptus di follia un giovane aggredisce i nonni prendendoli a colpi di posacenere

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TROVATO SALUZZO Emanuele1Nella tarda serata di ieri, intorno alle 23, al 112 della compagnia carabinieri di Nicosia è pervenuta una chiamata che segnalava una furiosa lite in famiglia presso un appartamento di Troina. Immediatamente giunti sul posto la pattuglia dei carabinieri della stazione di Troina ha sorpreso un giovane Trovato Saluzzo Emanuele, nato nel ‘92, che in preda ad un raptus di follia era intento a perquotere violentemente il proprio nonno, un anziano ottantenne, con calci e pugni e sferrare colpi mediante un posacenere in vetro pesante, in direzione del volto. I carabinieri intervenuti hanno subito sedato la lite bloccando il ragazzo. L’anziano trovato in forte stato di agitazione è stato prontamente soccorso da personale del 118 intevenuto sul posto e condotto presso l’ospedale Basilotta di Nicosia dove è stato sottoposto a cure mediche ed accertamenti specialistici. In particolare gli sono state riscontrate ferite lacero contuse alla tempia destra e al mento con 10 punti di sutura in totale, sottoposto a visita specialistica oculistica e monitorato nel corso della notte. I carabinieri della compagnia di Nicosia una volta giunti dentro l’appartamento hanno trovato un’ambiente in totale disordine, segno evidente della violenta colluttazione avvenuta all’interno dell’appartamento, con sangue ovunque. posacenereDopo aver effettuato i primi accertamenti è stata rinvenuta l’arma impropria utilizzata dal Trovato Saluzzo opportunamente repertata e posta sotto sequestro. Le successive indagini hanno consentito una prima ricostruzione dei fatti, in particolare, poco prima dell’evento il giovane ragazzo si trovava presso la sua abitazione posta al piano superiore di quella del nonno, intento ad utilizzare il computer, tutto ad un tratto, colto da un raptus di violenza ha buttato per terra il pc, uscendo subito dopo di casa in direzione di quella dei nonni. Dopo aver suonato ed atteso che aprissero si è scagliato contro gli anziani coniugi. Allo stato, non vi è una motivazione che giustifica il gesto, anche perchè il ragazzo dopo l’evento èpiombato in un tombale silenzio. L’unico elemento emerso è stato il fatto che tra le due famiglie non vi fossero buoni rapporti da tempo per questioni familiari. L’arrestato è stato tradotto presso le camere di sicurezza della compagnia carabinieri di Nicosia cosi come disposto dal magistrato di turno della procura della repubblica di Enna. Questa mattina si è svolto il giudizio per direttissima al termine del quale è stato convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di presentazione alla p.g.


Regalbuto. Carabinieri scoprono piantagione di cannabis e arrestano due cugini – foto e video

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REGALBUTO PIANTAGIONE CANNABISREGALBUTO. Un altro duro colpo ai coltivatori ed ai trafficanti di stupefacenti, inferto dai carabinieri della Compagnia di Nicosia. I carabinieri hanno sequestrato una coltivazione di cannabis indica con una settantina di piante alte 4 metri ed arrestato due persone. I carabinieri hanno individuato la piantagione in contrada Sparacollo a Regalbuto (Enna), nel corso del servizio che era stato effettuato con il supporto dell’elicottero il 26 agosto, quando era stata sequestrata una vasta piantagione nel catanese, e sono scattati gli appostamenti per individuare i responsabili. La piantagione era stata realizzata su un’area demaniale tra la fitta boscaglia, ma era stata attrezzata con un impianto di irrigazione. Dopo 3 giorni di appostamenti i militari hanno sorpreso ad irrigare ed hanno arrestato i cugini Luigi Lupica Spagnolo, 42 anni pregiudicato e Vito Lupica Spagnolo 49 anni per i quali il Pm di Enna ha disposto gli arresti domiciliari.la piantagione era stata realizzata tra i rovi e veniva irrigata con un sistema di pompe e tubi che i cugini arrestati raggiungevano attraverso una sorta di tunnel realizzato nel fittissimo pruneto. Uno dei due, nel tentare la fuga alla vista dei carabinieri, comandati dal capitano Marco Montemagno a capo della Compagnia di Nicosia, è rimasto imprigionato nello stesso laborinto che i due avevano realizzato introno alla piantagione.

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LUPICA Luigi

LUPICA Luigi

Lupica Vito

Lupica Vito







animazione 3 -Giacobbe grande

Rinvio a giudizio per sette persone, accusati di truffa nei confronti di 23 giovani

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guardie venatorieIl Sostituto Procuratore della Repubblica, Francesco Rio, ha chiesto al Gip presso il Tribunale di Enna il rinvio a giudizio di sette persone, tre di Enna, tre di Caltanissetta ed uno di Nicosia che avevano creato un’associazione “Gniza” per la creazione di guardie venatori e guardie giurate da mettere a disposizione di organizzatori di manifestazione. Il rinvio a giudizio riguarda Michele P., 50 anni di Caltanissetta, Maria Rosa P., 23 anni di Caltanissetta, Irene F., 43 anni di Caltanissetta, Giancarlo T., 41 anni di Enna, Giuseppe T., 37 anni di Enna, Roberto Mario B., 55 anni di Enna e Giuseppe M.,38 anni di Nicosia, quest’ultimo per avere messo a disposizione i locali dove effettuare le lezioni e l’utilizzo delle armi. L’associazione, che aveva iniziato la sua attività nel luglio del 2012, aveva richiamato l’attenzione di ben 23 giovani provenienti dalle province di Enna e Caltanissetta, richiamati dalla prospettiva di diventare guardie venatorie e guardie giurate e, quindi avere delle prospettive di lavoro. Tra l’altro molti di questi corsisti di un’agenzia non legale, sono stati impegnanti in una manifestazione internazionale di automobilismo a Pergusa. Mentre Miche P. e Mario Rosa P. svolgevano la funzione di presidente e segretaria dell’agenzia, gli altri componenti il gruppo avevano il compito di istruire gli allievi anche nell’uso delle armi. I componenti l’agenzia avevano predisposto le casacche, tesserini ed anche i marchi della Repubblica, della Regione e dell’Unione Europea per far capire che tutto era regolare e che, portato a conclusione il corso, risultavano essere delle guardie giurate legalmente riconosciute e, quindi, in grado di assolvere ai servizi che l’agenzia veniva chiamata ad eseguire. Ovviamente i 23 ragazzi, che hanno frequentati i corsi, hanno pagato profumatamente i corsi stessi, solo che ne febbraio 2013, alcuni corsisti si sono insospettiti del fatto che il diploma non arrivava mai ed hanno presentato una denuncia alla squadra Mobile. Gli agenti, diretti dal vice questore Giovanni Cuciti, hanno svolto delle indagini accurate ed alla fine si sono trovati davanti una truffa bene organizzata, che aveva fruttato parecchi soldi, mentre l’agenzia e tutto il resto era un grande falso. Una relazione è stata presentata alla Procura della Repubblica ed ora è arrivata dal Sostituto Procuratore Francesco Rio la richiesta di rinvio a giudizio dei sette componenti l’agenzia.




Riprendiamo e pubblichiamo dal quotidiano La Sicilia

Valguarnera. Aggredito un anziano invalido

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anzianoValguarnera. Aggredito un anziano invalido nelle prime ore della notte di qualche giorno fa, nei pressi dell’ufficio postale. La notizia trapelata ieri mattina è stata confermata dai carabinieri del luogo, diretti dal maresciallo Lo Moro, che hanno condotto le indagini. Gli autori dell’ignobile gesto sono 5 minorenni del luogo, dell’età compresa tra i 13 e i 17 anni, ben conosciuti dalle forze dell’ordine. Due di essi sono addirittura tredicenni. Questi, dopo le opportune indagini ed accertamenti sono stati tutti identificati dagli stessi militari dell’Arma e deferiti alla Procura dei Minori di Caltanissetta. Una notte di follia assoluta, quella che è stata delineata dalle stesse forze dell’ordine. I cinque malviventi infatti, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dagli stessi militari dell’Arma, al povero malcapitato, lo avrebbero prima insultato e poi picchiato così quasi per gioco, in modo cinico e sfottente tanto per far qualcosa e passare la notte in allegria. Magari vantandosi a vicenda per aver compiuto una bravata. Il poveretto dell’età di settant’anni, insanguinato si è dapprima recato la stessa notte alla guardia medica, ma essendo il medico in visita domiciliare se n’è tornato a casa per ricorrere ancora insanguinato, alle cure del proprio medico curante la mattina successiva. Una azione da vigliacchi e di bullismo vera e propria compiuta da minori senza scrupolo e senza pietà. E questo il commento di alcune persone a conoscenza dei fatti. Perché inveire senza alcun motivo apparente contro una persona sola in quel momento, anziana e peraltro invalida è un gesto proprio da vigliacchi. Ma quel che colpisce maggiormente è che gli autori di un gesto simile sono dei ragazzi che frequentano la scuola e che dovrebbero coltivare altri interessi e invece di trascorrere le vacanze in modo formativo compiono simili bravate. Ma non è la prima volta a Valguarnera. L’anno scorso ad un giovane disabile del luogo è stata strappata dal collo una catenina mentre rientrava a casa in tarda serata. Il giovane aveva conosciuto il suo persecutore qualche ora prima in pizzeria, scambiando con questi anche qualche convenevole. Ma il malvivente che si trovava in quel periodo a Valguarnera in vacanza, non appena lo ha visto allontanare lo ha seguito sino sull’uscio di casa, strappandogli la catenina. I carabinieri non gli hanno però concesso tregua. Lo hanno identificato e rintracciato nel Milanese dove abitava qualche tempo dopo, a seguito di intercettazione telefonica.
Rino Caltagirone

Carabinieri: Ten. Colonnello Paolo Puntel neo comandante in provincia di Enna

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Paolo PuntelIl Tenente Colonnello Paolo Puntel, Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei carabinieri di Trento lascia il Trentino per tornare – perché di un ritorno si tratta – in Sicilia, per assumere il prestigioso, quanto oneroso, incarico di Comandante Provinciale di Enna: un passaggio importante in un incarico indubbiamente complesso. Il 1 settembre sarà il suo ultimo giorno di lavoro a Trento, poi prenderà servizio prima della metà del mese ad Enna.

Un ritorno in Sicilia, dunque, per il Ten. Col. Puntel che, prima di giungere a Trento, era stato – tra l’altro – Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Ragusa ed ancor prima della Compagnia di Vittoria (RG).

Nei suoi sei anni di permanenza nel capoluogo trentino, l’Ufficiale ha saputo coordinare con efficacia tutte le attività di indagine della provincia, curando in particolare la sinergia operativa tra le varie articolazioni dell’Arma sul territorio, dalla piccola Stazione di paese ai Nuclei Operativi delle compagnie distaccate: i risultati di questa diuturna attività hanno trovato ampio risalto nella cronaca locale e spesso anche nazionale.

Nell’ambito del coordinamento, inoltre, è stato uno dei fautori, delle iniziative legate al delicato quanto attuale tema della violenza di genere, ed ha partecipato, in qualità di relatore, a numerosi incontri destinati sia alla cittadinanza che ai militari del Comando Provinciale nel corso dei costanti e frequenti momenti di aggiornamento professionale a loro rivolti.

La sua presenza in Trentino non è passata inosservata non solo per le sue grandi capacità investigative, ma anche per le sue doti umane che tutti gli hanno riconosciuto.

Puntel, uomo con grande rispetto per le istituzioni, ha partecipato a diversi progetti riguardanti il tema sulla violenza delle donne, nonchè alla stesura delle “Linee Guida” per il contrasto del fenomeno della violenza di genere, e di altri progetti riguardanti anche temi sociali e di prevenzione.

Di lui si ricorda il carattere gentile, e la sua signorilità che sicuramente in Trentino lascerà un grande ricordo.

Il Ten. Colonnello Puntel, 43enne di origini romane, sposato e padre di un bimbo di 11 anni e di una bimba di 6, è a Trento dal novembre 2008, una terra di cui ha particolarmente apprezzato – oltre alla più che evidente bellezza paesaggistica – il valore umano e l’operosità della sua gente.

Incidente autonomo sulla SS 117 bis nei pressi di Grottacalda, feriti due giovani

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grottacalda ennaSulla strada statale 117Bis ”Centrale Sicula” il traffico è stato provvisoriamente bloccato in entrambe le direzioni a causa di un incidente autonomo con due feriti al km 40,800, tra Grottacalda e Madonna della Noce. Nell’incidente coinvolti due giovani, la donna è stata trasportata all’Ospedale S.Elia di Caltanissetta, mentre il giovane è stato ricoverato all’Ospedaqle Chiello di piazza Armerina.

Prodotti contraffatti: sequestrati a Piazza Armerina capi d’abbigliamento in un noto punto commerciale

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piazza armerina GdF sequestro contraffatti
Prodotti contraffatti: operazione congiunta Carabinieri e Guardia di Finanza – Sequestrati a Piazza Armerina un centinaio di capi d’abbigliamento in un noto punto commerciale.

A seguito di un’operazione congiunta tra i militari della locale Compagnia Carabinieri e i finanzieri della Compagnia di Enna e della Tenenza di Piazza Armerina.
Il controllo a sorpresa in un centralissimo punto vendita commerciale della cittadina ha consentito di individuare un centinaio di capi di abbigliamento (maglie, camicie, pantaloni e giubbotti), esposti per la vendita, recante i marchi di famose firme della moda (Fred Perry, Jeckerson, Harmont Blaine), abilmente contraffatte.
La merce, che ha un valore alle vendita stimabile intorno alle 6-7000 euro, è stata sequestrata ed il titolare del negozio segnalato all’A.G. per le ipotesi di reato di ricettazione e commercio di prodotti con segni falsi.

Enna. Commissione liquidazione Ato preannuncia azione di responsabilità per temuto danno di circa 600 mila euro

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spazzatura b1Una relazione della commissione di liquidazione dell’Ato EnnaEuno, i commercialisti Antonino Nicolosi e Fabio Ginevra, presentata all’assemblea dei sindaci, mette in risalto una gestione molto ballerina con aggravi di spese per l’Ato. La relazione è un atto dovuto, che spinge a promuovere nei confronti del precedente Collegio di Liquidazione, (Interlicchia e Sutera) l’azione di responsabilità per temuto danno alla società, un danno che ammonterebbe a circa 600 mila euro. Ma non è solo questo perché si parla di debiti per 100 milioni di euro, di una denuncia di redditi presentata in ritardo con aggravio di costi, ci sono in corso altre azioni ed altre denunce. Si parla anche di incarichi legali, incarichi a società private, forniture di beni e servizi, camion fermi in officina da un anno ed camion presi in locazione. Nella relazione viene sottolineato anche che il dott. Giovanni Interlicchia aveva accettato la carica di revisore unico della Società Ennaeuno e sette mesi dopo si dimetteva da tale carica per accettare, contestualmente, quella di Presidente del Collegio di liquidazione, dichiarando che non esistevano, a suo carico, cause di incompatibilità. Inoltre il collegio ha presentato con ritardo la dichiarazione dei redditi modello unico società di capitali del 2013 per l’anno d’imposta 2012, a maggio del 2012 emetteva fatture per ribaltamento dell’intero costo del servizio ai Comuni soci per gli anni 2009-2010-2011-2012, delibera approvata con l’assenza del collegio sindacale. A marzo di quest’anno il dottor dava disposizione al dirigente ed al funzionario del reparto ragioneria di emettere, “essendo maturato per l’anno 2012 un credito Iva pari ad euro 1.251.392,46”, le fatture deliberate in modo irregolare per l’assenza del Collegio Sindacale, nel Collegio di Liquidazione del 27/05/2013, però, con data retroattiva, ossia al 31/12/2012 per un ammontare di euro 26.541.880,90 comprensivi di Iva. Le fatture emesse non venivano inviate ai Comuni, su disposizione dello stesso Presidente, ma venivano, però contabilizzate ed utilizzate nel modello unico al fine di azzerare il credito Iva, che l’Ente avrebbe visto disconosciuto a causa della omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. La commissione attuale sostiene che esistono forti motivi di incompatibilità sulla nomina del dott. Giovanni Interlicchia, in quanto un revisore non può divenire amministratore o liquidatore della stessa società se non siano decorsi almeno due anni dalle dimissioni. La omessa presentazione della dichiarazione fiscale ha comportato una sanzione dal 120 al 240 per cento della imposta dovuta, mentre se vi è un credito nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria, tale credito, in presenza di una dichiarazione dei redditi omessa, non viene riconosciuto dalla Amministrazione Finanziaria e quindi, non può essere portato in compensazione o chiesto a rimborso. Il credito vantato nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria, l’attuale Collegio di Liquidazione, dovrà inserirlo nella dichiarazione dei redditi di quest’anno. L’omessa presentazione della dichiarazione comporterà, con certezza, l’avvio di un accertamento fiscale da parte della Agenzia delle Entrate e/o della Guardia di Finanza. Sulla base di queste considerazioni il Collegio di Liquidazione chiede all’assemblea dei soci di esperire azione di responsabilità nei confronti dell’ex Collegio di Liquidazione per gli atti di mala gestio fin qui esposti che hanno causato presunti danni erariali quantificabili in euro 600.000 circa nei confronti della società. Il Collegio di liquidazione, per legge, deve trasmettere il presente documento agli organismi competenti per le valutazioni del caso.

news correlata: Rifiuti Enna. Tutti i nodi alla fine vengono al pettine



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Enna. Caccia: tredici denunciati per esercizio abusivo

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cacciaEnna. Denunciate 13 persone per esercizio abusivo della caccia e detenzione illegale d’arma da fuoco. Alcuni cacciatori avevano acquistato un “pacchetto turistico” che comprendeva anche la caccia in aree “cinologiche”, in cui ogni attività venatoria è interdetta.

Enna. Aggredita una donna dell’Europa dell’Est

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donna aggreditaUna donna di 31 anni, originaria dell’Europa dell’Est ma che vive e lavora a Enna da parecchi anni, ha subito una brutale aggressione con pugni e calci da un giovane ennese, in mezzo alla strada senza un motivo valido. Soltanto l’intervento tempestivo di alcuni ragazzi ha evitato una tragedia perché sono riusciti a bloccare il giovane evitando che continuasse a picchiarla. Ovviamente subito dopo il ragazzo è stato denunciato ai carabinieri della locale stazione, la cui relazione e denuncia è finita alla Procura che lo ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di lesioni nei confronti della ragazza, mentre la famiglia ha immediatamente dato incarico ad un avvocato. La ragazza, dopo l’aggressione è stata accompagnata al pronto soccorso dove le sono state medicate ferite lacerocontuse guaribili in sette giorni dai medici, ma rimane il trauma di un’aggressione subita senza giustificato motivo. La vicenda è avvenuta la settimana scorsa in via Pergusa intorno alle 22,20 mentre la ragazza stava rientrando a casa dopo una giornata al lavoro. “Al momento dell’aggressione – hanno raccontatao alcuni amici – stava parlando al telefonino con il suo fidanzato, quando il ragazzo all’improvviso l’ha colpita alle spalle, le ha dato un pugno in testa, e nel girarsi ha ricevuto un pugno in piena faccia, cadendo a terra, ricevendo anche calci. La ragazza si è messa a gridare aiuto e questo ha consentito a dei ragazzi poco distanti di intervenire salvandola da un vero e proprio pestaggio. Sono stati allertati i carabinieri che sono arrivati immediatamente ed hanno fermato il ragazzo.




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Terremoto Sicilia settentrionale Ml 2.8 alle 18:51 del 06/Set/2014

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sicilia settentrionale costaUn terremoto di magnitudo (Ml) 2.8 è avvenuto alle ore 18:51:32 italiane del giorno 06/Set/2014 (16:51:32 06/Set/2014 – UTC).
Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Costa_siciliana_settentrionale.
Event-ID 4004167861
Magnitudo(Ml) 2.8
Data-Ora 06/09/2014 alle 18:51:32 (italiane)
06/09/2014 alle 16:51:32 (UTC)
Coordinate 37.9407°N, 14.3293°E
Profondità 10.6 km
Distretto sismico Costa_siciliana_settentrionale

Comuni entro i 10Km
CASTEL DI LUCIO (ME)
MISTRETTA (ME)
MOTTA D’AFFERMO (ME)
PETTINEO (ME)
REITANO (ME)
SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME)
Comuni tra 10 e 20km
GANGI (PA)
GERACI SICULO (PA)
POLLINA (PA)
SAN MAURO CASTELVERDE (PA)
CAPIZZI (ME)
CARONIA (ME)
TUSA (ME)
SPERLINGA (EN)

Troina: arrestato 44anne picchia la moglie e il figlio quattordicenne, da anni vessava i familiari

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SICILIANO Luigi2Nel tardo pomeriggio di oggi 7 settembre 2014, un uomo di 44 anni, Siciliano Luigi classe 1970, disoccupato, è stato tratto in arresto da personale della Stazione Carabinieri di Troina in quanto ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della propria moglie e del figlio. Il fatto si è verificato intorno alle 16 di questo pomeriggio. L’uomo mentre si trovava tra le mura domestiche intento ad adoperare un computer, tutto ad un tratto, presso dall’ira nata dal mal funzionamento dell’apparecchio, si è avventato contro il figlio spingendolo violentemente contro un mobile e colpendolo più volte alla testa con lo stesso tablet e tentando di strangolarlo. Il quattordicenne e il fratellino più piccolo piangevano forte ma l’uomo a cominciato a prenderli a calci, fino a quando la madre non si è messa in mezzo per proteggerli. A quel punto l’ira dell’uomo si è diretta verso la donna con calci, pugni, afferrando perfino uno sgabello e lanciandolo violentemente verso di lei. Dopo qualche minuto, approfittando che uno dei figli distraesse il padre, la donna ha subito chiamato il 112.. I Carabinieri intervenuti tempestivamente hanno trovato la casa sotto sopra con i segni evidenti di una colluttazione. La donna e il figlio erano in evidente stato di agitazione. L’uomo è stato condotto presso la Caserma dei Carabinieri di Troina. I contusi, madre e figlio, soccorsi e visitati da personale sanitario della Guardia Medica di Troina sono stati riscontrati entrambi affetti da “Echimosi, escoriazioni ed ematomi in varie parti del corpo”, giudicati guaribili in giorni 10. Dopo gli opportuni accertamenti i Carabinieri hanno tratto in arresto l’uomo, traducendolo presso una casa di campagna dello stesso, lontano dal figlio e dalla moglie, in regime di arresti domiciliari come disposto dal Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Enna. Secondo quanto emerso, le violenze del Siciliano continuavano da diverso tempo, circa 14 anni, subito dopo la nascita del secondo figlio. L’uomo più volte ha lanciato oggetti verso i propri familiari, picchiandoli, umiliandoli ed offendendoli. La donna non è mai riuscita a trovare la forza di denunciare i soprusi anche perché il marito gli diceva sempre che anche se avesse chiamato i Carabinieri non sarebbe successo nulla.

Agira. GdF scopre cantiere che stava occultando tomba di due millenni fa periodo pre-greco

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guardia finanzaI militari della Compagnia Guardia di Finanza di Enna, nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto al fenomeno di furti di reperti archeologici e degli scavi archeologici clandestini nella provincia di Enna, hanno individuato, in territorio di Agira, un cantiere edile i cui lavori di scavo avevano messo alla luce l’imbocco di una grotticella artificiale con copertura ad arco risultata essere una tomba d’interesse archeologico.

La ditta esecutrice dei lavori non aveva posto in essere nessuna cautela a protezione del sito, con il conseguente rischio di distruzione dello stesso.

Il sopralluogo, effettuato unitamente al personale specializzato della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Enna, ha appurato che trattasi di una tomba di particolare interesse archeologico, risalente ad oltre due millenni fa, periodo pre-greco.

I lavori edili sono stati sospesi ed il sito, ricadente in area demaniale soggetta a vincolo archeologico, è stato cautelato con opere previsionali per evitare intrusioni o danneggiamenti, in attesa che la Soprintendenza ai Beni Culturali effettui ulteriori rilievi e disponga provvedimenti in merito.


foto repertorio

Barrafranca. I carabinieri arrestano due pregiudicati

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tummino salvatore - barrafranca

STRAZZANTI SALVATORE - barrafrancaBarrafranca. I Carabinieri della Stazione di Barrafranca, comandata interinalmente dal maresciallo Guido Maria Costigliola e dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, hanno eseguito di ordini di carcerazione nei confronti di due pregiudicati.
In ottemperanza dell’ordine di esecuzione per l’espiazione di pena detentiva in regime detenzione domiciliare nr. SIEP 93/2013, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Enna, hanno tratto in arresto Tummino Salvatore, 36 anne nato e residente a Barrafranca, convivente, disoccupato, pregiudicato. L’uomo è stato definitivamente riconosciuto colpevole del reato di evasione e delle violazioni delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale, commessi nel 2012 in Barrafranca, e dovrà scontare la pena di 1 anno e 1 mese in regime di detenzione domiciliare.
I Carabinieri di Barrafranca, in ottemperanza dell’ordine di espiazione pena detentiva in custodia in carcere nr. SIEP 14/2013 e nr. SIUS 5229/2014, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, hanno tratto in arresto Salvatore Strazzanti, 35 anni nato a Savigliano (CN) ma residente a Barrafranca, convivente, operaio, pregiudicato. Strazzanti è stato definitivamente riconosciuto colpevole delle violazioni delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza commesse a Barrafranca e Pietraperzia, e dovrà quindi scontare la pena di anni uno e mesi due di reclusione. Espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Enna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante del provvedimento.

Piazza Armerina. Cannabis nel giardino, i Cc arrestano operaio sessantenne

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marjuana - piazza armerina settembre 2014Piazza Armerina. I militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia dei caarabinieri di Piazza Armerina, comandato dal maresciallo Antonio Robusto, congiuntamente ai colleghi della Stazione cittadina ed a quelli del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) hanno effettuato tre perquisizioni nella città dei mosaici e tratto in arresto, in flagranza del reato di detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti, R. V., 62 anni piazzese, separato, operaio. I militari dell’Arma, avendo fondato motivo di ritenere che l’uomo detenesse nella sua abitazione sostanze stupefacenti. La perquisizione ha dato esito positivo in quanto sono stati rinvenuti nel giardino 11 piantine di cannabis indica di altezza variabile tra un metro ed un metro e mezzo e 100 semi di cannabis indica.
I Carabinieri hanno proceduto al sequestro penale della droga, che a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, sarà inviata nei prossimi giorni al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Enna per gli accertamenti del caso.
L’arrestato, espletate le formalità di rito è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che ha chiesto la convalida dell’arresto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Enna ed ha già effettuato l’interrogatorio di garanzia, rimettendo in libertà l’indagato.
animazione 5 - tutto beghelli


Polstrada attua dispositivo speciale di controllo nei comuni di Catenanuova e Regalbuto

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polstradaLa Polizia Stradale della Provincia di Enna, di concerto con la Questura di Enna e con il Compartimento della Polizia Stradale “Sicilia Orientale” di Catania, nella mattina del 11 settembre, ha predisposto un dispositivo speciale di controllo che ha interessato i Comuni di Catenanuova e Regalbuto. Nella circostanza, sono state impiegate sette pattuglie, dislocate nelle vie principali di accesso alle due città. Tale dispositivo, coordinato direttamente dal Vice Questore Aggiunto Fabio D’Amore, Dirigente della Sezione Polstrada di Enna, ha permesso di effettuare accurati controlli di Polizia sulle autovetture e sugli occupanti, impegnando tutto il personale della Sezione della Polizia Stradale di Enna, della squadra di Polizia Giudiziaria, unitamente a pattuglie del Distaccamento di Nicosia. L’attività di repressione delle violazioni al Codice della Strada e dei reati in genere ha determinato il controllo, in totale, di 122 veicoli e 130 persone, anche con l’utilizzo degli strumenti per verificare il tasso alcolemico. Sono state contestate 58 violazioni al Codice della Strada e decurtati 173 punti dalle patenti. E’ stato effettuato anche 1 sequestro e 2 fermi amministrativi di veicoli. Le sanzioni al Codice della Strada hanno riguardato, principalmente, il mancato uso delle cinture di sicurezza, la circolazione con mezzi privi della prevista revisione periodica e della copertura assicurativa.

Enna. Scambiarono villa per pub, concessi i domiciliari

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migrantiHanno ottenuto gli arresti domiciliari i due migranti che lo scorso mese di agosto erano entrati in una villa di Pergusa, dove era in corso una festa privata, colpendo con un pugno il proprietario che si era opposto al loro ingresso e rendendosi responsabili di resistenza a pubblico ufficiale.
Difesi dagli avvocati Daniela Sapone e Giuliana Conte per i due migranti adesso sono arrivati i domiciliari al centro di accoglienza di Pergusa perché, è stato motivato, è venuta a mancare l’esigenza cautelare. Dopo la convalida del Gip di Enna, Giuseppe Tigano, all’arresto per entrambi i due giovani migranti la possibilità di lasciare il carcere per restare ai domiciliari nella struttura che li ospita a Pergusa. Adesso si attenderà che venga fissata in tempi brevi la data per la direttissima.
A carico dei due migranti, incensurati, l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, lesioni personali e violazione di domicilio, lesioni personali causati tutti dopo essere entrati in una villa di Pergusa dove era in atto una festa privata e con i due migranti che avevano preteso d’entrare ma di fronte al diniego del padrone della villa gli fu sferrato un pugno e provocando l’intervento della polizia con un agente rimasto contuso.

enna caffe s_giovanni

Maltempo. sospeso traffico ferroviario tra le stazioni di Enna e Caltanissetta-Xirbi

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Enna Stazione FFSSDalle 18 di giovedì 11 settembre. “Bomba d’acqua” trasporta fango e detriti sui binari. Previsto ripristino della linea entro 7 giorni. Autobus sostitutivi tra le due località
Palermo, 12 settembre 2014

Il maltempo che nelle ultime ore ha interessato la Sicilia ha causato, poco prima delle 18 di ieri, giovedì 11 settembre, la sospensione del traffico ferroviario tra le stazioni di Enna e Caltanissetta-Xirbi.

Una cosiddetta “bomba d’acqua”, generata dall’intensità del nubifragio che ha colpito l’area del nisseno, ha trasportato sui binari un consistente quantitativo di fango e detriti che hanno danneggiato seriamente l’infrastruttura per un tratto lungo circa 200 metri.

Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana sono intervenute per ripristinare le condizioni di efficienza della linea.

Una prima stima consente di prevedere il ritorno alla normalità entro 7 giorni.

Per garantire i collegamenti sono attivi servizi sostitutivi con autobus fra Enna e Caltanissetta-Xirbi.

Pietraperzia: arrestato 26enne per danneggiamenti ad una scuola

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AIELLO ManuelI Carabinieri della Stazione di Pietraperzia, comandata dal Maresciallo Capo Castrovilli Giuseppe e dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, continuano la loro costante attività di controllo del difficile territorio, dove l’Arma è l’unico presidio della Forze dell’Ordine.
I militari dell’Arma locale infatti, nella mattinata odierna, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Aiello Manuel, 26enne nato ad Enna ma residente a Pietraperzia, celibe, disoccupato, con precedenti di polizia.
Alle ore 08:00 circa, giungeva segnalazione telefonica presso l’utenza fissa del Comando Arma di Pietraperzia che segnalava la presenza di Aiello Manuel il quale, dopo essersi intrufolato all’interno del plesso scolastico Marconi di Pietraperzia, osteggiando anche contro gli stessi operatori scolastici e personale di segreteria che invano ha tentato di fermarlo, in uno stato di furiosa agitazione, ha iniziato a rompere quanto gli capitava a segno con calci e mediante il lancio di oggetti casualmente rinvenuti sui luoghi. All’intervento della pattuglia operante, l’Aiello veniva sorpreso ancora nella flagranza del reato di danneggiamento aggravato in quanto lo stesso, ancora all’interno dell’atrio della scuola, veniva notato prendere a calci e distruggere ogni cosa che gli capitava innanzi. Quando i Carabinieri gli si sono avvicinati, lo stesso Aiello ha tentato di fuggire.
Considerata la furia violenta del giovane ed il balzo fulmineo con cui era riuscito a scavalcare la recinzione se ne operava un inseguimento che si è protratto per la via Marconi ed alcune vie limitrofe. Dopo una decina di minuti di corsa a piedi, lo stesso veniva bloccato nella vicina via Kennedy e tratto in arresto per i reati di danneggiamento aggravato e violenza privata alla luce dello stato di flagranza in cui i militari dell’Arma hanno operato, della personalità violenta del soggetto e della particolare gravità del fatto in cui si sono evolute le dinamiche sopra riportate.
Allo scopo di acquisire ulteriori mezzi di prova, i Carabinieri hanno acquisito le querele da parte di alcuni cittadini di Pietraperzia, tutte persone offese a vario titolo per i reati contestati all’Aiello che meglio consentivano di lumeggiare la dinamica dei fatti e la personalità del reo.
Giova rappresentare che l’Aiello è un soggetto già noto alle forze dell’ordine in quanto gravato da diversi precedenti di polizia ed in atto sottoposto alla misura dell’avviso orale.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato accompagnato presso le camere di sicurezza ubicate presso la sede della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che, già nel pomeriggio odierno, ha chiesto la convalida dell’arresto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Enna che ha convalidato ed ha disposto per l’aiello la misura degli arresti domiciliari con una nuova ordinanza.

 

Due fucilate contro il portone del Municipio e finestra del Sindaco di Aidone

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Aidone-Municipio-chiesa-S-LeoneDue colpi di fucile caricato a pallini sono stati sparati all’alba contro il Municipio di Aidone-Morgantina.

Uno ha centrato il portone d’ingresso, l’altro ha mandato in frantumi la finestra dell’ufficio del sindaco, Vincenzo Lacchiana.

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